Il nostro nido ha una struttura che consta di 300mq, di cui 200mq in interno, e 100mq all’esterno, come giardino recintato di pertinenza della struttura, il cui ingresso si pone di fronte all’ingresso del nido. La ricezione perciò è di 16 bambini, la cui fascia d’età si situa tra i 12 e i 36 mesi.

La condizione privilegiata di essere un micro nido,  e quindi di avere un numero limitato di bambini, ci consente di creare un legame empatico non solo con il bambino, ma anche con l’intero nucleo familiare: da questo nasce la nostra scelta di lavorare con un gruppo di bambini eterogeneo.

In base alla frequenza dei bambini,poi, e ai margini degli orari giornalieri di entrata e uscita, il nido struttura i turni del personale articolando le co-presenze al fine di garantire il rapporto numerico previsto.

Il nostro servizio offre tre moduli di frequenza:

PART TIME ore 7.00-13.00
MEZZO FULL TIME  ore 7.00-15.30
FULL TIME   ore 7.00-18.30

Le EDUCATRICI sono :

Melissa Calzolari, Raffaella Ricci, e in supporto Lorena Marchi. Ci affianca la dott.ssa in glotto-didattica infantile Samantha Zoppi.

* DADA LORENA è presente in struttura tutti i lunedì, per supportare il rientro dei bambini dal week end; inoltre guida un’attività di gioco psicomotorio dalle 9.30 circa alle 10.30 circa. Durante il periodo degli inserimenti è presente in struttura dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00.

** DADA SAM ci offre una lezione di bilinguismo italiano-inglese con il metodo “ Hocus & Lotus ” ( www.piccolipoliglotti.it )

Noi educatrici siamo tutte formate in base al D.Lgs. 81/08, e inoltre seguiamo una formazione professionale, sia presso il nostro Comune, sia presso altri Enti.

Per la gestione del servizio a livello pratico, didattico e relazionale, noi educatrici ci incontriamo a dei briefing con cadenza mensile.

Lo scopo della nostra scansione temporale è quello di organizzare il servizio in modo da fornire al bambino occasioni, stimoli, ed esperienze controllate che lo aiutino a scoprire cose nuove, entrare in relazione con gli altri, esercitare le sue tendenze a conoscere ed osservare l’ambiente, padroneggiando spazi e tempi.

 

ore 7.00-9.30       entrata ed accoglienza dei bambini;
ore 9.00-9.15       piccola merenda;
ore 9.15-10.00     gioco libero;
ore 10.00-10.30   svolgimento delle attività strutturate;
ore 10.30-11.00   eventuali cambi e preparazione al pranzo;
ore 11.00-12.00   pranzo;
ore 12.00-12.45   gioco libero;
ore 12.45-13.00   preparazione alla nanna;
ore 12.30-13.00   uscita PART TIME;

ore 13.00-15.00   nanna;
ore 15.00-15.30   merenda;
ore 15.30             uscita MEZZO FULL TIME;

ore 15.30-18.30   gioco libero;
ore 16.00-18.30   uscita FULL TIME.

Nel nostro nido, il bambino vive la sua giornata scandita da piccole ritualità che lo rassicurano e lo rafforzano: le routines.

Le routines non sono solo momenti organizzati nella vita del nido, ma anche contesti privilegiati di interazione adulto-bambino, bambino-bambino, bambino-gruppo di bambini, che favoriscono lo sviluppo cognitivo, linguistico e sociale, rispondendo alle aspettative emotive-affettive dei bambini stessi. Inoltre creano dei contesti ripetibili e prevedibili che, oltre a contribuire al rafforzamento dell’autonomia, e a dar loro sicurezza, fanno conoscere all’adulto le modalità di interazione del singolo bambino permettendogli di rispondere in modo adeguato alle sue esigenze e necessità.

 

  • L’ACCOGLIENZA

Il momento dell’accoglienza, tra i più importanti della giornata, non è dedicato solo al bambino, ma anche alla famiglia: il bambino viene accolto con entusiasmo sia da noi educatrici, che dai pari; alla famiglia poi chiediamo informazioni sulla giornata precedente e sulla nottata, in modo da ricevere informazioni utili, e facendo inoltre percepire  al bambino una relazione tra le parti, che agevola il distacco senza traumi.

 

  • ATTIVITA’ LUDICHE

Il gioco è lo strumento privilegiato dei bambini, che consente, evitando lo stress da prestazione, di appropriarsi più facilmente di competenze motorie, cognitive, relazionali ed educative. In questa fascia d’età il gioco è pratico, cioè assolve la funzione di scoperta: attraverso i sensi il bambino impara a dominare le proprie azioni e col tempo a conoscere gli oggetti. Successivamente il gioco diventa simbolico e degli oggetti si inizia ad imparare ed a gestire anche le varie funzionalità. Attraverso il gioco, che le educatrici osservano e guidano, si cerca di sviluppare le potenzialità dei bimbi, di favorire la loro autonomia e di insegnar loro il vivere in una comunità: di farli crescere come consapevoli protagonisti della propria vita.

Il gioco può essere libero o strutturato.

 

Il GIOCO LIBERO si attua con un numero variabile di bambini, sia all’interno che all’esterno del nido, ed è importante per la conoscenza e la socializzazione fra bambini; consente l’esplorazione dell’ambiente permettendo loro di sviluppare autonomia, creatività e acquisizione delle prime regole sociali e lo stare insieme.

 

Il GIOCO STRUTTURATO si attua in un ambiente circoscritto per un periodo stabilito di tempo, ed è importante per lo sviluppo delle competenze motorie ( coordinazione oculo-manuale, coordinazione del corpo rispetto allo spazio ), delle competenze cognitive che apprendono attraverso l’esperienza diretta e delle competenze educative che acquisiscono interiorizzando regole sociali finalizzate al raggiungimento di obiettivi comuni.

 

COMPETENZE MOTORIE (12-36)

  • stare in piedi senza aiuto
  • camminare in maniera sempre più ordinata
  • alzarsi in piedi senza aiuto
  • camminare e correre in maniera disinvolta
  • rialzarsi da solo se cade
  • salire e scendere le scale
  • saltare su entrambi i piedi
  • strisciare
  • andare sullo scivolo
  • andare sui tricicli
  • adattare il corpo ai ritmi musicali
  • sfogliare un libro
  • usare con pertinenza matite e colori
  • mangiare autonomamente usando nel modo adeguato le posate
  • togliersi alcuni capi di vestiario

 

COMPETENZE COGNITIVE (12-36)

  • esplorare le possibilità di oggetti e giochi
  • dimostrare curiosità
  • cercare un oggetto nascosto
  • conoscere le funzioni di certi oggetti
  • ricordarsi oggetti e persone già viste
  • mettere forme in un incastro
  • conoscere alcuni colori primari
  • conoscere il concetto di quantità ( tanti e pochi )
  • conoscere il concetto di grandezza ( grande e piccolo )
  • conoscere il concetto spaziale ( sotto, sopra e di lato )

 

COMPETENZE RELAZIONALI ED EDUCATIVE

  • interagire con adulti e bambini ( verbalmente e fisicamente )
  • partecipare alle attività di gruppo
  • comunicare contenuti emotivi e d affettivi
  • rispettare semplici regole ( salutare, stare seduto, aspettare il proprio turno, condividere e rispettare gli altri )
  • esprimersi con un linguaggio verbale
  • usare frasi strutturate
  • comprendere semplici domande
  • eseguire semplici consegne
  • esplorare gli oggetti utilizzando più canali sensoriali
  • riconoscere la figura dell’autorità

 

  • IL CAMBIO

Il momento del cambio permette al bambino di conoscere il proprio corpo, di distinguere ed accettare le differenze tra sé e gli altri ( consapevolezza della propria sessualità e identità di genere ); è inoltre ricco di significati affettivi ed emotivi in quanto risponde ai bisogni primari in modo coerente, adeguato e tempestivo. Riveste dunque una notevole importanza educativa perché, creando maggiore intimità e vicinanza ( fisica ed affettiva ) e massima individualizzazione ( rapporto uno a uno ), incrementa il benessere psicofisico di ciascun bambino ( che va ben oltre il soddisfacimento dei bisogni fisiologici ).

Inoltre strutturando opportunamente la routine del cambio, come momento di contatto fisico, di gioco e di interazione ludica, privilegiata con ogni singolo bambino, noi educatrici possiamo mitigare i fattori di stress lavoro/correlato, legati alla meccanicità e ripetitività di tale routine.

 

  • “LA PAPPA”

Il momento del pasto costituisce un aspetto significativo della vita al nido, non solo per la salute e il benessere del bambino, ma anche per l’aspetto educativo. Infatti è un momento di relazione e socializzazione tra adulti e bambini e tra bambini stessi.

Ma è anche scoperta di colori, sapori, odori e consistenze nuove e contemporaneamente gioco, curiosità, piacere e convivialità. A volte può essere anche timore: rifiuto di ciò che non si conosce, un sapore nuovo o un cibo presentato in maniera diversa.

Il compito delle educatrici è quello di sostenerli in questa esperienza, anche rispettando tempi, ritmi e cambiamenti: nella fascia 12-36, i bambini passano da una prima fase in cui mangiano con le mani e si “pasticciano”, all’abilità di saper usare gli strumenti ( cucchiaio, forchetta, bicchiere, piatto, etc. ). Questa conquista rafforza l’identità personale del bambino: è quindi necessario non mettere fretta, rispettare i gusti, la capacità di autoregolarsi, pur insegnandogli alcune regole che il mangiare insieme comporta.

Per queste ragioni, nel nostro nido i bambini che mangiano ancora con le mani e quelli che già hanno la competenza di usare le posate, sono seduti tutti allo stesso tavolo. Le quantità di cibo che serviamo sono volutamente ridotte per far sì che imparino a non lasciare cibo nel piatto ( naturalmente il bambino potrà finire tutta la propria porzione di pappa chiedendone ancora ).

Il menu adottato dal nostro nido, vario, stagionale e biologico, è confezionato da un’azienda predisposta e approvato dall’asl di competenza territoriale.

 

  • “LA NANNA”

Una routine molto delicata è il momento della nanna: l’obbiettivo finale è quello di far sì che ogni bambino riesca ad addormentarsi autonomamente e serenamente. Perciò è necessario un periodo iniziale, nel quale vengano rispettate le abitudini pregresse di ciascun bambino.

Per favorire il momento della nanna, si crea un ambiente rilassante ( lettura di una fiaba, ninna nanna, luce soffusa, etc. ) e sicuro ( grazie alla costante presenza di noi educatrici ), il cui obbiettivo è far passare il bambino serenamente dalla veglia al sonno: durante il momento della nanna, noi educatrici siamo sempre presenti per assistere il bambino negli eventuali bisogni fisici e psichici, e al momento del risveglio, consentire loro un sereno ricollegamento alla realtà.

 

  • LE USCITE

Nel momento dell’uscita, noi educatrici ci interfacciamo con la famiglia, restituendo le informazioni in merito alla giornata vissuta dal bambino all’interno del nido e salutando l’intero nucleo con affetto.

Il nostro progetto pedagogico è veicolato prima di tutto dallo spazio, che è di per sé un fattore di forte influenza sul pensiero e sul comportamento di chi lo abita, ma che è anche frutto della nostra espressione e delle persone che siamo.

Il nostro nido oltre alla fruibilità dello spazio interno, prevede anche uno spazio esterno: il giardino, un ambiente sano, ricco di stimoli e di opportunità complementari alla dimensione in interno, che favorisce la ricerca e la scoperta del mondo naturale e di sé nella natura, adatto sia per il singolo bambino, sia per i giochi di gruppo e per le varie attività.

 

SPAZIO INTERNO

Sereno ed accogliente l’abbiamo pensato innanzitutto per ridurre l’impatto del distacco dei bambini dalla famiglia e dalla propria casa, agevolando l’ambientamento progressivo ( quadri delle stagioni, pannelli raffiguranti i più comuni cartoni animati, stickers murali con elementi naturali ). La disposizione degli spazi, gli arredi, nonché gli oggetti, sono pensati e disposti non solo per intrattenere i bambini, ma per essere essi stessi strumenti per l’autonomia e per svolgere attività finalizzate e costruttive.

Per questo motivo abbiamo creato un layout che si compone di microzone, atto a favorire la convivenza dei bimbi di diverse età, lasciando loro la possibilità di scegliere autonomamente tra varie opzioni, senza forzare i loro ritmi, e insegnando le regole per una vita associata, nel rispetto delle diversità tra persone.

 

BUSSOLA, zona di passaggio dall’esterno all’interno, con microclima specifico, dove il bimbo può sostare con i familiari, arredata con una panchetta a misura di bambino, una scarpiera anch’essa a misura di bambino, dove ognuno ha due proprie nicchie, sia per le scarpe da interno che per quelle da esterno, riconoscibili dal simbolo, una cornice digitale, il menu, e la bacheca per le informazioni.

 

ZONA ACCOGLIENZA, arredata con una panchetta e due seggioline a misura di bambino, attaccapanni a misura di bambino, con simbolo associato, rappresentazione grafica e fotografica, sul muro in alto, del “trenino” delle routines

 

SALONE

  • ANGOLO DELLA CASETTA uno spazio composto da cucinetta con piattini e pentoline, tavolino con seggioline, piccola dispensa a misura di bambino, passeggini e bambolotti, spazio che favorisce il gioco simbolico.
  • MOBILI DEI GIOCHI composti di diversi cassetti, sui quali è raffigurato il gioco che vi è contenuto, escamotage che favorisce un processo logico nel momento della scelta, ma anche nel momento del riordino attraverso il gioco dell’insiemistica.
  • PARCHEGGIO DEI TRICICLI E DEGLI ANIMALI GONFIABILI
  • BIBLIOTECA composta da tre divanetti a misura di bambino e una libreria a misura di bambino che contiene diversi libri per tutte le fasce d’età e giochi multisensoriali.
  • ANGOLO DEI MORBIDI composto moduli per gioco psicomotorio, piscina di palline, scivoli e dondoli, posizionati a dei materassoni morbidi che garantiscono l’attività motoria in sicurezza.
  • TENDA CON CUSCINI luogo nel quale il bambino si nasconde, si rilassa, sperimentando le proprie emozioni compresa la noia!!!
  • BAULE DEI TRAVESTIMENTI posizionato vicino ad uno specchio e riempito con stoffe, abiti, cappelli e borse, atto a favorire il gioco simbolico e la costruzione dell’immagine di sé.
  • STANZA della NANNA, arredata con lettini posti a livello del pavimento che stimolano e favoriscono l’autolocomozione.
  • ZONA DELLA PAPPA/ATTIVITA’, arredata con tavolini e sediolini a misura di bambino, proporzionate, stabili, leggere, favorendo quindi l’autocontrollo nel movimento del bambino.
  • BAGNO, arredato con lavabo e fasciatoio per l’igiene e la cura personale del bambino; lavandini a misura di bambino e tre piccoli water a misura di bambino per sviluppare le competenze di lavarsi la mani e controllare gli sfinteri.

 

SPAZIO ESTERNO

Attiguo ma non comunicante direttamente, c’è il GIARDINO, uno spazio di pertinenza del nido, ad uso esclusivo dei bambini che frequentano il servizio, ubicato subito davanti all’ingresso ( circa 2 m di distanza ), recintato da una staccionata in legno, e prospiciente la piazza Piccinini, piazza ad anfiteatro, interamente pedonale e ricca di verde.

Nella zona esterna si distingue una parte, equivalente circa ad ¼ della superficie totale, che è stata pavimentata con apposite mattonelle da giardino in plastica, e la restante area è in erba naturale, quindi alterna zone un po’ più brulle, a zone ricche anche di fiori…e perciò ricche di insetti! E’ organizzata in modo tale da permettere la fruizione contemporanea di tutto il gruppo eterogeneo, permette il gioco libero, strutturato e le attività laboratoriali, ed è in continuità con lo spazio interno da cui mutua alcuni giochi e alcune zone predisposte:

  • torretta gioco attrezzata con due scivoli di varia altezza, un piccolo percorso sopraelevato, un piccolo tunnel;
  • due casette gioco di varie dimensioni corredate con scatole di giocattoli vari, con bambolotti, carrelli e passeggini;
  • cicli, e zona pavimentata per un utilizzo più agile;
  • percorsi olfattivi ( piantine aromatiche che nascono spontaneamente ai bordi della recinsione )
  • dondoli;
  • tappetoni, posti sia in zone d’ombra che assolate, fruibili soprattutto dai bambini più piccoli;
  • scatole di giochi per varie fasce d’età riposte in una scansia di facile accesso ai bambini;
  • “ bruco “ a moduli dotato di interno cavo con dei fori che permettono di illumunarlo al suo interno e di arrampicarcisi sopra e quindi di cavalcare, saltare, scivolare etc.;
  • tavolini e sedioline varie a misura di bambino;
  • tavolini e sedioline riposti in un angolo protetto e pavimentato, utili sia per il pasto che per le varie attività;
  • panca, tavolo e mobiletto, a uso esclusivo delle educatrici.

La scelta dei materiali viene concretizzata da noi educatrici in due ambiti: per giochi e arredi, e per  quei dei materiali fruiti dai bambini durante le attività laboratoriali.

Nel primo caso la scelta è più complessa perché i criteri sono diversi: fruibilità autonoma in sicurezza, compatibilità con un gruppo di bambini eterogeneo, valenza pedagogica. Privilegiamo la fruizione libera  (gioco libero ) dei giochi di plastica rispetto a quelli di materiali diversi, che comunque vengono proposti ai bambini in momenti e contesti specifici  della giornata o della settimana ( gioco strutturato ).

Nel secondo caso invece utilizziamo sia materiali offerti dalla natura a seconda delle stagioni,  sia materiali di riciclo, per offrire al bambino un’esperienza sensoriale completa e volta alla sperimentazione come base della conoscenza.

Esperienza particolarmente delicata, l’inserimento coinvolge i bambini, le loro famiglie, gli altri bambini e noi educatrici. Il nostro compito è quello di creare un ambiente rassicurante e stimolante per tutte le parti coinvolte, creando contesti educativi e sociali strutturati, nei quali il bambino possa conoscere, confrontare e condividere nuove esperienze con altre figure di adulti e coetanei; nel frattempo rassicuriamo i genitori,  sia mostrando loro la vita quotidiana dell’asilo nido, sia prendendoci cura della sfera familiare.

L’ultima settimana di agosto viene dedicata ai bambini che già frequentavano il nido l’anno precedente. Gli inserimenti dei bambini nuovi, invece, si svolgono nell’arco di una settimana, seguendo un protocollo flessibile in base alle caratteristiche e alle esigenze dei bambini e dei familiari.

Il passaggio dall’asilo nido alla scuola dell’infanzia è una novità che crea un po’ di apprensione sia nel bambino che nel genitore; noi educatrici li accompagniamo in questo delicato passaggio, grazie all’opportunità che ci viene data sia dal nostro Comune, che da alcune Scuole dell’Infanzia private, presenti sul territorio, di partecipare ai progetti di continuità, strumenti atti a far scoprire al bambino “cosa potrà trovare” nella nuova scuola, e questo per il tramite di laboratori, che hanno come filo conduttore una storia.

Uno dei cardini della nostra strategia educativa è l’inclusione del nucleo familiare tramite una relazione di fiducia e di massima collaborazione. Il nostro team tiene particolarmente a questo aspetto per la serenità del bambino, ma anche per la tranquillità dei genitori che ci affidano i loro piccoli.

L’asilo deve essere un continuum della propria casa, dove il bimbo si senta protetto e sicuro per poter esplorare oltre, e sperimentarsi sempre più: per questo scopo, è bene che si percepisca il rapporto delle educatrici con i genitori, rapporto che dev’essere solido, sano, allegro, fatto di sorrisi e chiacchiere, di scambi umani e affettivi ( sempre all’interno dei propri ruoli ); e gli stessi genitori ne beneficiano, perché seguono i loro figli ed entrano in rapporto con le persone che li accudiscono e li curano. Il nostro servizio dunque si affianca alle famiglie, le sostiene e le rassicura concorrendo alla crescita, alla cura, alla socializzazione e all’educazione dei bimbi, nella prospettiva del loro benessere. E’ una vera e propria sinergia, perché è necessario che ogni bambino si sperimenti da solo, senza mamma e papà, e gli stessi genitori devono essere consapevoli della necessità di questo.

Durante tutto l’anno scolastico, infatti, abbelliamo lo spazio dell’accoglienza con i lavori dei nostri bambini, partendo dall’idea che quello sia lo spazio di condivisione con i genitori, momento che rafforza l’autostima del bambino ( “questo l’ho fatto io!” ), e allo stesso tempo rassicura il genitore che segue quotidianamente il proprio figlio e i suoi progressi. A ciò si aggiunge la cornice digitale con le foto delle attività , dei momenti divertenti e delle scoperte, che restituisce la quotidianità, in un flusso di informazioni scuola-famiglia.

La nostra filosofia ci impone un dictat: accogliere un bambino significa accogliere un’intera  famiglia e lavorare con tutto il nucleo, nei modi appropriati.

Crediamo inoltre che sia importante mettere in relazione tra di loro le famiglie dei nostri bambini, affinché creino una rete amicale che potrebbe, nel tempo, evolvere in un legame affettivo e duraturo. Organizziamo perciò:

  • la riunione di inizio anno ( esposizione dell’intento pedagogico supportato dal progetto didattico e presentazione del team );
  • una serata dedicata alle mamme e una dedicata ai papà ( per rafforzare la relazione tra gli stessi);
  • tre laboratori inerenti al progetto didattico, con l’intero nucleo familiare;
  • la festa di fine anno ( trasposizione teatrale della storia filo conduttrice, autodidatta dei genitori per i loro bambini, cerimonia dei diplomi, giochi interattivi per tutti, inerenti al progetto didattico, condivisione di un buffet confezionato liberamente dalle famiglie stesse, giochi, coccole e saluti );
  • la gita scolastica ( esperienza pratica, fuori porta, degli elementi del progetto didattico).

Tutti gli elaborati prodotti durante l’anno dai bambini, insieme al cd  delle foto, vengono consegnati a ciascun bambino e alla sua famiglia a conclusione e in ricordo dell’anno scolastico trascorso.